Il recupero e il riciclo di carta e cartone
La carta è un materiale in circolazione da tantissimo tempo: la sua storia inizia addirittura nel II secolo a.C. in Cina e fu portata in Europa intorno al XI secolo d.C. Materiale riciclabile per eccellenza, inizialmente in Europa veniva prodotta a partire dagli stracci. Si è poi notevolmente evoluta nel corso del tempo e ad oggi viene usata non solo per scrivere, ma anche per realizzare decorazioni, costruzioni e soprattutto imballaggi.
Secondo il report di European Paper Recycling Council, il tasso di riciclo della carta in Europa è del 70,5% (2022), ben al di sopra della media globale che si attesta poco sotto il 60%. Gli imballaggi in carta e cartone costituiscono la percentuale maggiore sul totale dei rifiuti da imballaggio in Europa, con un 40,3% (2021) che corrisponde a 34 milioni di tonnellate di imballaggi.
Comieco , il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, ha rilasciato di recente il suo 29° Rapporto Annuale su raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia. Nel 2023 la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia è cresciuta di quasi il 3% rispetto al 2022, raggiungendo la quota record di oltre 3,7 milioni di tonnellate. Molto alto è anche il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici che arriva al 92,3%, in anticipo sugli obiettivi UE al 2030 (85%). Sul totale della differenziata, la carta è seconda solo alla frazione organica e costituisce il 19,1% del totale (2021).
Questi numeri testimoniano sia la scelta sempre più frequente di utilizzare imballaggi in carta per via dell’alta riciclabilità di questo materiale, sia la sicurezza con cui gli italiani differenziano correttamente imballaggi in carta e cartone. Ma quali sono i principali dubbi dei cittadini di fronte al bidone della carta? Sicuramente quei prodotti che traggono in inganno per via del loro nome e del loro aspetto ma che assolutamente non si conferiscono nella carta: parliamo, ad esempio, degli scontrini, della carta forno non compostabile, dei fazzoletti. Vanno infatti nel secco residuo.
Altro dubbio frequente è quello relativo ai cartoni per bevande: sono infatti dei poliaccoppiati e il loro conferimento dipende dalle regole del proprio Comune. In alcune zone viene conferito nella carta, in altre nel multimateriale insieme alla plastica. Scegliendo il proprio Comune nell’app Junker, l’utente avrà l’indicazione corretta e geolocalizzata anche per questo materiale.
Un grande classico è il cartone della pizza: la parte pulita, in genere quella superiore, va nella carta. Il resto del cartone, se è solo leggermente unto, può comunque andare nella carta, se invece è molto sporco e con residui di cibo evidenti deve essere conferito nel secco residuo o nell’umido organico (a seconda delle indicazioni del proprio Comune). Se il Comune permette il conferimento nell’organico, meglio spezzettarlo prima di differenziarlo.
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