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Da oltre 20 anni supportiamo gli attori della somministrazione per promuovere la formazione e il sostegno dei lavoratori

About us

Forma.Temp è il Fondo per la formazione e per il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione. Sostiene le professionalità, la tutela, l’inclusione e l’inserimento lavorativo delle persone tramite il finanziamento di: • politiche attive: formazione per l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, l’aggiornamento, la qualificazione e la riqualificazione professionale; • politiche passive: Sostegno al reddito (Sar) ai lavoratori assunti con contratto in somministrazione a tempo determinato e indeterminato (anche in apprendistato); Assegni di Integrazione Salariale (AIS), attivabili in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro; • procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL): contributo a favore dei lavoratori a tempo indeterminato in somministrazione (esclusi gli apprendisti) in stato di disponibilità. Forma.Temp è stato istituito nel 2000 in applicazione della Legge n. 196/1997 e trova l'attuale fonte normativa nell’art. 12 del D.Lgs. 276/2003 e s.m.i. Svolge i propri compiti sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS).

Website
https://www.formatemp.it/
Industry
Non-profit Organizations
Company size
51-200 employees
Type
Nonprofit

Employees at Forma.Temp

Updates

  • Le dinamiche del mercato del lavoro in rapida evoluzione richiedono un ripensamento radicale del modo in cui sviluppiamo le competenze degli adulti. Come evidenzia il recente policy brief di Cedefop, stiamo assistendo a una trasformazione che va oltre la formazione professionale continua (CVET) tradizionale e istituzionalizzata. Il focus si sposta sempre più verso il luogo di lavoro come ambiente primario di apprendimento continuo. Le aziende hanno un ruolo cruciale non solo nel fornire formazione off-the-job, ma anche nel favorire una cultura organizzativa che supporti lo sviluppo delle competenze attraverso le attività quotidiane e i progetti di innovazione. Questa evoluzione è particolarmente evidente nei settori trainati dall'innovazione tecnologica, dove le competenze necessarie spesso emergono direttamente dai processi lavorativi. Le imprese diventano così "architetti primari" dello sviluppo delle competenze, orchestrando opportunità di apprendimento continuo e generando nuove competenze laddove le soluzioni formali non esistono ancora. Tuttavia, per concretizzare appieno questo potenziale, è necessario un supporto sistematico per le imprese, soprattutto per le PMI che spesso non dispongono delle risorse interne per strutturare percorsi di apprendimento. Leggi il report completo qui: https://lnkd.in/dxkajzFV Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • Un'indagine sull'opinione degli italiani riguardo al congedo di paternità, realizzata dall’Osservatorio D in occasione della Festa del Papà, in collaborazione tra Valore D e SWG S.p.A., ha approfondito i sentimenti e gli atteggiamenti relativi ai congedi parentali. Dallo studio emerge che il 76% degli uomini intervistati e il 72% delle donne è a conoscenza dell'attuale congedo di paternità obbligatorio in Italia, che prevede 10 giorni retribuiti fruibili in un arco temporale specifico. Tuttavia, solo una minoranza (13% degli uomini e 14% delle donne) ne conosce i dettagli. Una volta informati sulle condizioni del congedo, 3 uomini senza figli su 5 ritengono che 10 giorni non siano sufficienti e auspicherebbero un'estensione a un periodo compreso tra 1 e 3 mesi. Le motivazioni principali includono il desiderio di essere più presenti alla nascita (38%) e l'aspirazione a un congedo equiparato a quello di maternità (24%). È interessante notare come quasi l'80% degli uomini – lavoratori autonomi e/o laureati – giudichi il congedo di 10 giorni totalmente inadeguato. Otto persone su dieci considerano il congedo di paternità positivo per l’equilibrio e il benessere generale della vita e della coppia, oltre che per la crescita personale e lo sviluppo come genitore. Nonostante questa percezione positiva, permangono timori legati alla carriera (36%) e al bilancio familiare (24%). Scarica l'indagine completa qui: https://lnkd.in/dm7uArpa Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • I dati provvisori #ISTAT di febbraio 2025, rispetto al mese precedente, mostrano una crescita degli occupati (+0,2%, pari a +47mila unità) e degli inattivi (+0,3%, +33mila unità), associata a una diminuzione dei disoccupati (-4,9%, -79mila unità). Il tasso di occupazione sale al 63,0%. Confrontando i dati con quelli di febbraio 2024, l’ISTAT rileva un aumento di 567mila occupati (+2,4%) e un calo delle persone in cerca di lavoro (-18,4%, -342mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%, -60mila). A margine della pubblicazione dei dati, ISTAT commenta: "A febbraio 2025 il numero di occupati è salito a 24 milioni 332mila. La crescita rispetto al mese precedente coinvolge gli autonomi, che salgono a 5 milioni 170mila, e i dipendenti a termine (2 milioni 710mila), mentre sono sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti (16 milioni 451mila). L’occupazione aumenta anche rispetto a febbraio 2024 (+567mila occupati) come sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+538mila) e degli autonomi (+141mila) a fronte del calo dei dipendenti a termine (-112mila). Su base mensile, crescono il tasso di occupazione, al 63,0%, e quello di inattività, al 32,9%, mentre il tasso di disoccupazione diminuisce al 5,9%." #FormaTemp

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  • Il settimo rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale evidenzia come, a fronte di un numero record di occupati e di una maggiore stabilità, si riscontra una diffusa disaffezione al lavoro e una crescente fragilità psicologica. Retribuzioni inadeguate, mansioni starate rispetto a titoli di studio e/o competenze e minaccia di perdere il lavoro a causa delle nuove tecnologie risultano essere i motivi principali della disaffezione al lavoro.   Nonostante ciò, la maggioranza di dirigenti, impiegati e operai concorda sul fatto che il mondo del lavoro debba contribuire al benessere fisico e psicologico individuale. In particolare, i giovani, nella scelta del lavoro considerano sempre più le proprie esigenze di benessere e una maggiore qualità della vita, spingendo le aziende a offrire benefici che vadano oltre la retribuzione e le opportunità di carriera, come tempi di lavoro più conciliabili con la vita privata. Per le aziende, trattenere e attrarre talenti diventa una priorità cruciale per garantire continuità ed esperienza.   Parallelamente, emerge un cambiamento nel rapporto con il lavoro: non è più l'attività principale al centro della propria vita. La maggioranza dei lavoratori esprime l'intenzione di ridurre il tempo dedicato al lavoro in futuro, privilegiando il tempo libero e rifiutando attività extra. Un'alta percentuale di occupati dichiara che, rispetto a qualche anno fa, il lavoro ha perso importanza a favore di attività personali. Significativamente, l'87,3% degli occupati ritiene che fare del lavoro il centro della propria vita sia un errore, e oltre il 67%, in tutte le fasce d'età, desidera ridurre il tempo lavorativo.    Questi dati offrono spunti importanti di riflessione per le aziende e per chi si occupa di gestione delle risorse umane, sottolineando la crescente importanza del benessere dei dipendenti e di un nuovo equilibrio tra vita privata e professionale. In questo senso, il welfare aziendale è oggi una straordinaria risorsa, che, deve tuttavia sapersi trasformare,  affiancando agli ap­prezzati benefit a integrazione dei redditi altri servizi accessibili a tutti i lavoratori, modulandoli però sulle esigenze specifiche di ciascuno. Ed è uno sviluppo che consentirà al welfare aziendale di essere molto utile per le aziende, alle prese con la inedita competizione per trattenere o attrarre lavoratori, oltre che capace di ampliare la platea di lavoratori che lo apprezzano.   Leggi il rapporto qui: https://lnkd.in/du-RCi52 Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • Un recente rapporto di Cedefop delinea le tendenze future del mercato del lavoro europeo, evidenziando come la doppia transizione (digitale e verde) e le sfide demografiche saranno i principali motori della domanda di competenze elevate entro il 2035.    Si prevede nel dettaglio: • una forte crescita occupazionale nei settori dell'alta tecnologia, nelle industrie legate a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM), inclusa la ricerca e sviluppo, la programmazione informatica e i settori dell'architettura e dell'ingegneria, ma anche delle professioni sanitarie. • una solida crescita per i professionisti e i tecnici dell'Information and Comunication Technology (ICT), nonché per i ruoli scientifici e ingegneristici, tutti richiedenti competenze digitali avanzate. • per effetto della transizione verde, un calo dell'occupazione nel settore dell'estrazione dei combustili fossili, ma uno sviluppo delle professioni legate alla produzione di energia elettrica  • elevate opportunità di lavoro per professionisti e tecnici specializzati in economia e amministrazione, insegnanti, personale addetto ai servizi alla persona e professionisti in ambito scientifico e ingegneristico Il rapporto sottolinea inoltre come l'UE si trovi ad affrontare una significativa sfida demografica, caratterizzata da un invecchiamento della popolazione e da tassi di natalità in calo. Sebbene si preveda un incremento complessivo della forza lavoro UE entro il 2035, la crescita annuale più elevata è attesa principalmente per la fascia di età superiore ai 60 anni. Leggi il rapporto completo qui: https://lnkd.in/dBEmRPwe Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • La competitività europea è messa a dura prova dalla crescente carenza di competenze, dalle abilità di base alle più avanzate nel settore STEM. Oggi, ben 18 milioni di studenti registrano bassi rendimenti, e un quindicenne su tre fatica ad applicare la matematica nella vita quotidiana. A questo si aggiunge l’invecchiamento della popolazione, che entro il 2030 porterà a una riduzione di 7 milioni di persone in età lavorativa, aggravando ulteriormente la situazione. Per affrontare questa emergenza, la Commissione Europea ha lanciato la "Union of Skills", un’iniziativa strategica per rafforzare il capitale umano attraverso azioni concrete che si baserà sulla collaborazione tra i Paesi UE e sarà supportata da un Osservatorio europeo per le competenze e da un Board di coordinamento, per garantire l’efficacia delle azioni intraprese. Nel dettaglio:  - Basic Skill Support Scheme: un programma per aiutare i giovani a sviluppare competenze di base. - Incentivi alla riqualificazione: misure di aggiornamento professionale per lavoratori a rischio disoccupazione, con particolare attenzione al settore automobilistico. - Facilitazioni per il riconoscimento dei titoli di studio tra i Paesi UE, per favorire la mobilità professionale. Per attrarre talenti da tutto il mondo, la Commissione ha avviato inoltre "Choose Europe", un programma pilota da 22,5 milioni di euro per offrire opportunità di lavoro e studio a cittadini extra-UE. Questa iniziativa sarà supportata da un'"EU Talent Pool", pensata per reclutare i migliori studenti, ricercatori e lavoratori, e da una strategia per semplificare l’ottenimento dei visti. Scopri di più: https://lnkd.in/dy8-CbYn Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • In Italia, il settore degli smart building - cioè gli edifici in cui gli impianti sono gestiti in maniera intelligente ed automatizzata - è un vero motore di crescita : ad oggi genera un fatturato di 174 miliardi di euro e un valore aggiunto di 38 miliardi, con 515 mila addetti. Entro il 2030 si prevede inoltre la creazione di 200 mila nuovi posti di lavoro qualificati e specializzati. Le figure professionali più richieste includeranno ingegneri, progettisti, installatori, operai specializzati e addetti alle vendite. Tuttavia, il settore deve affrontare una sfida cruciale: il gap di competenze green e smart. L’83,7% delle posizioni aperte richiede queste competenze, ma nel 57,6% dei casi mancano candidati adeguati. Un problema evidenziato dalla Community Smart Building di The European House – Ambrosetti (TEHA). Per colmare questo divario, è essenziale investire in upskilling e reskilling, rafforzare l’offerta formativa nelle scuole e potenziare la collaborazione con le ITS Academy. La formazione è la chiave per colmare il gap, soprattutto considerando il basso tasso di laureati nel settore e l’età media elevata della forza lavoro. Le aziende stanno già investendo in formazione on-the-job, collaborazioni con università e ITS Academy, con un focus su competenze digitali ed efficienza energetica. Le ITS Academy si confermano un modello vincente, con l'87% dei diplomati che trova lavoro entro un anno. Scopri di più: https://lnkd.in/dz5eNe5n Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • I dati Forma.Temp di gennaio 2025 confermano il trend positivo per i lavoratori a tempo indeterminato in #somministrazione: rispetto a gennaio 2024 si registra un aumento del 5,7%. Dalle dichiarazioni mensili delle #AgenzieperilLavoro emerge un totale di circa 456 mila #lavoratori somministrati (TD+TI) per il mese di gennaio  2025. Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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  • Secondo un recente studio dell’INAPP (Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche), l’inserimento nel mercato del lavoro di oltre 1,2 milioni di donne inattive potrebbe essere una leva strategica per affrontare la crisi demografica e garantire la sostenibilità del welfare in Italia. Oggi, il 40% delle donne tra i 15 e i 64 anni è inattivo, pari a 7,8 milioni di persone che non lavorano e non cercano attivamente un’occupazione. Tuttavia, il 16% di queste donne (circa 1,26 milioni) sarebbe disponibile a lavorare a determinate condizioni. Un dato che sale al 23% in Campania e Sicilia, mentre in Lombardia si attesta al 9,7%.   Le principali cause dell’inattività femminile sono legate a: - esigenze di cura familiare e carenza di servizi di supporto, soprattutto al Centro-Sud - fattore “scoraggiamento” e mancanza di opportunità adeguate -  difficoltà nel conciliare lavoro e vita familiare   Per favorire l’occupazione femminile servono investimenti in servizi di cura e assistenza, non solo per permettere a queste donne di lavorare, ma anche per ridisegnare il welfare in un Paese con una popolazione sempre più anziana. Leggi lo studio di INAPP qui: https://lnkd.in/dyq4aMvv Segui il nostro profilo e l’hashtag #FormaTemp per gli aggiornamenti. Assolavoro | ASSOSOMM | #felsacisl | NIdiL CGIL Nazionale | UILTemp

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