Post di Axel Baruscotti

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Ingegnere meccanico e divulgatore scientifico per passione

A cosa servono gli alettoni sulle macchine da corsa?🏎️🤔 Gli alettoni funzionano sostanzialmente come l'ala di un aeroplano, ma al contrario. Mi spiego: le ali di un aereo sono pensate per generare una spinta verso l'alto - detta portanza - che ne permette il volo. L'alettone di una macchina da corsa fa esattamente l'opposto, ovvero genera una spinta verso il basso per ottenere la cosiddetta de-portanza. La deportanza ha un ruolo fondamentale per le corse automobilistiche, perché permette ai piloti di viaggiare a velocità maggiori in curva. Per effettuare una curva, infatti, un'auto da corsa si affida all'attrito fra le gomme e l'asfalto. Il problema è che il grip delle ruote sulla pista dipende direttamente dal peso della macchina, il quale è solitamente piuttosto limitato per ovvie ragioni di performance. A questo punto si inserisce la deportanza generata dagli alettoni, la quale spingendo verso il basso aiuta la forza peso nel mantenere un grip adeguato fra le ruote e l'asfalto, sostanzialmente "schiacciando" la macchina contro la pista. In generale, maggiore è la deportanza e più alta è la velocità massima in curva che l'auto da corsa può mantenere senza slittare. Per visualizzare meglio questa relazione si può sviluppare un semplice modello che assimili il baricentro della macchina ad un punto rigido in moto circolare rispetto ad una curva. Nell'esempio qui sotto ho preso il raggio di curvatura medio del circuito di Monza e di Hungaroring. 📌Se sei curioso di saperne di più: https://lnkd.in/ddDhpj37 -------------------------------- 🔗#STEM Italy è la mia #newsletter di divulgazione scientifica qui su #linkedin. Ogni due settimane pubblico un articolo su un argomento di scienza applicata. Se la scienza è la vostra passione, oppure se siete semplicemente curiosi di comprendere il mondo che vi circonda, iscrivetevi: https://lnkd.in/e-3wD_7b ➕ Se vuoi vedere altri contenuti di #divulgazione scientifica come questo puoi seguirmi qui su LinkedIn. Per darmi una mano a portare la meraviglia della #scienza e dell'#ingegneria anche su questa piattaforma puoi consigliare (👍) o diffondere (🔃) questo post.

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Natale Li Vecchi

Aerospace Engineer | Skilled in Additive Manufacturing for Aerospace Metal Materials | Aerospace, Cars & Motorsport Enthusiast

11 mesi

Ciao Axel, suggerirei anche di cominciare a cambiare punto di vista in merito all'alettone. C'è infatti un problema, molto comune, che deriva da un'errata traduzione dall'inglese (aileron); nel linguaggio aeronautico l'alettone rappresenta una superficie mobile posta al bordo di uscita dell'ala utile per modificare i valori di portanza per la gestione del rollio. Ciò che viene comunemente definito alettone (per le applicazioni automobilistiche) non è nient'altro che un'ala (wing, appunto, per gli inglesi, quindi non aileron); sarebbe quindi interessante ragionare in questa direzione, anche perché a creare portanza (deportanza in questo caso) è l'ala 😊

Marco Evangelos Biancolini

RBF Morph Founder - Associate Professor of Machine Design

11 mesi

Una rappresentazione interessante e il diagramma G-G.

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Nicolò Bonaventura

Junior Aerodynamicist @ MoneyGram Haas F1 Team

11 mesi

Il passaggio a riguardo del grip delle ruote che dipende dal peso della vettura, e che è limitato per ovvie ragioni di performance, è a mio parere fuorviante. Fa infatti intendere che sarebbe auspicabile, limitatamente al solo grip delle gomme, avere una vettura più pesante. Cosa che è assolutamente errata. Difatti, il coefficiente di attrito cala all'aumentare della pressione di contatto esercitata sulla contact patch dello pneumatico, e quindi, a pari geometria della gomma, è auspicabile avere una riduzione del peso della vettura per migliorare la performance. Come diceva Colin Chapman, adding lightness makes you faster everywhere.

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