Tipoteca, il museo della tipografia e del font.

Cosa sarebbe della cultura se non fossero esistiti i tipografi e l’arte della riproduzione del carattere? Ecco a cosa serve il museo della tipoteca, per capire la forza del font e la sua importanza nell’arco della storia.

Il disegno del font infatti non è banale, come non è banale la sua scelta o la sua personalizzazione nella realizzazione grafica di un marchio o a supporto di un testo (libro o articolo che sia). 

Non tutti i font sono uguali e non tutti sono stati realizzati per la stessa funzione, ma tutti nascono per aiutare la lettura e rafforzare un percepito e il significato di una parola o di un nome. La sua scelta non è banale e non è facile.

È dal “carattere” infatti che la grafica trae la sua forza ed è dal “carattere” che si denota la personalità di una persona o di un’azienda; è per i motivi appena citati infatti che un graphic designer (art/creative) deve essere umile, flessibile e non deve imporre il suo gusto nel realizzare una grafica ma deve lavorare in sinergia ed empatia con il cliente per raggiungere un obiettivo e cioè trovare la soluzione di immagine più adatta in funzione del cliente e in base al settore merceologico in cui opera. Il graphic design infatti deve lavorare a supporto del marketing fornendo esperienza e creatività.

Visitate luoghi e musei come la tipoteca e dedicatevi del tempo per la ricerca prima di iniziare a lavorare a testa bassa ad un progetto grafico, la grafica non è semplice.

Daniele Pizzato