Google approda nei Data Denter lombardi e piemontesi
Google aprirà le proprie sale nei data center di Noovle in Lombardia e in Piemonte. In particolare a Milano entro fine anno mentre a Torino l’anno prossimo. Questi nuovi centri, che saranno all’avanguardia sia in termini di sicurezza che di sostenibilità, resteranno a disposizione dei clienti che vorranno appoggiarsi sull’infrastruttura, siano essi ‘professionisti del cloud’ o imprese ‘consumatrici di dati. Lo racconta a DigitEconomy.24 Carlo d’Asaro Biondo, amministratore delegato di Noovle, la società del cloud di Tim lanciata alla fine di gennaio scorso. Sono due i compiti fondamentali: assistere il cliente nella migrazione verso il cloud e gestire le sue attività per favorire l’adozione degli strumenti innovativi più avanzati, quali l’Intelligenza artificiale e l’Internet of things. Con l’arrivo dei ‘Recovery funds’ ci sarà un investimento nel potenziale del digitale e una grande opportunità per imprese e pubblica amministrazione.
Si genererà molto dal punto di vista occupazionale. Ogni centro infatti occupa tra le 30 e le 50 persone: i sei centri, quindi, dovrebbero generare fino a 300 posti di lavoro a cui si aggiungeranno naturalmente i numeri dell’indotto. Ogni azienda che adotterà i data center di Noovle creerà a sua volta nuovi posti di lavoro. Secondo le stime degli analisti di Gartner, a distanza di due o tre anni ogni posto di lavoro creato genera un indotto sino a 100-150 nuovi impieghi. Si può immaginare quindi un indotto complessivo di circa 30-50mila persone.
L’azienda parte con circa mille dipendenti e quattro attività principali: i data center, i servizi di digitalizzazione per Tim, il multi-cloud per i clienti e i servizi professionali. il piano di Noovle prevede il raggiungimento di un miliardo di fatturato e di 400 milioni di Ebitda al 2024. Infine Noovle sta lavorando ad un obiettivo importante per l’azienda. Si punta a creare un giusto mix generazionale tale da far aumentare la presenza femminile visto che il mercato del cloud oggi è «prevalentemente maschile».