Aspetta, aspetta, aspetta...fai parte della GenZ e leggi solamente in digitale??? Beh non ti ho letto nel pensiero, semplicemente osservo tutto e sempre più ragazz* come te preferiscono la lettura dal proprio device, magari saltellando fra un capitolo e un reel sui social!😀 📱 Scaricami su apple store o play store, sono pronto ad incantarti con l’atmosfera magica della mia libreria che spazia fra ogni genere!
Post di WanShi
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Se anche Apple pesta una m***a ci sentiamo tutti più tranquilli. Nella vita sono certo di due cose: la morte e il fatto che Apple a livello di comunicazione non sbagli un colpo nemmeno volendo. E sulla prima ho ancora dei dubbi. Invece è successo. Il brand che ha insegnato al mondo come si comunica è riuscito a pubblicare uno spot completamente fuori fuoco e che potete trovare su YouTube. (sperando non lo tolgano, nel frattempo hanno disattivato i commenti). Quello che si vede nello spot è: una pressa megagalattica che distrugge una serie di prodotti culturali (tra cui ahimè un bellissimo cabinato arcade) per creare l’Ipad più sottile della storia. L’obiettivo era quello di comunicare, appunto, tutta la sottigliezza del prodotto. Il messaggio che è passato è stato: non avete bisogno di tutte queste cose, perchè tanto c’è l’IPad. L’errore risulta piuttosto grossolano, dato che chiunque abbia un minimo di esperienza nel settore si è immediatamente accorto della cantonata presa. Ciò che sorprende è che un’azienda come Apple non conosca la più prolifica industria dell’internet: la polemica. Nonostante quello che lo spot fa vedere sia la verità (ossia che ormai chiunque ha sostituito gran parte dei prodotti fisici con le controparti digitali), questa cosa semplicemente non si può dire, pena l’innalzamento della rivolta popolare in difesa dei tempi che furono. Perchè è così non lo so, ma è così. Bisognerebbe interpellare un/a sociologo/a. Errore aggravato dal fatto che lo spot esce in un periodo storico in cui molta gente è spaventata dall’Intelligenza Artificiale che è sì una grande opportunità, ma anche una grande minaccia. Questo ci deve servire da insegnamento. Se nello sviluppo di una qualsiasi attività di comunicazione ci viene il dubbio che potremmo pestare una m***a è molto probabile che la pesteremo. C’è da dire che Apple riesce a innovare anche negli errori. Invece di accampare assurde scuse tipo “siamo stati fraintesi”, “c’è stata una strumentalizzazione”, “sono state le cavallette”, hanno rilasciato un comunicato molto chiaro che si conclude in sintesi con: “Abbiamo sbagliato, ci dispiace”.
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NEGARE SEMPRE FINANCHE DIFRONTE ALL'EVIDENZA 🤦♂️🤦♂️🤦♂️ ⚠️ #ContentiVoi "#Siri ci ascolta? Anche quando non stiamo chiedendo il suo aiuto per fare ricerche online, rispondere a un messaggio o avviare una chiamata. È il sospetto di chiunque abbia utilizzato l’assistente vocale di #Apple. Ora il gruppo dell’#iPhone ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per risolvere una class action che accusa appunto Siri di “#origliare” le conversazioni private degli #utenti. “Apple ha sempre negato e continua a negare qualsiasi presunto illecito e responsabilità”, afferma però il gigante tech nella proposta di accordo, che dovrà avere l’ok di un giudice per essere finalizzata. La causa intentata cinque anni fa accusava Siri di ascoltare conversazioni private di persone con #iPhone, #iPad, #HomePods o altri dispositivi Apple che potevano usare l’#assistentedigitale. Secondo la causa, le conversazioni catturate dall’”attivazione involontaria di Siri” sono state ottenute da Apple e forse anche condivise con terze parti. Oltre ai 95 milioni di dollari di risarcimento l’accordo richiede inoltre che la società della Mela confermi di aver eliminato qualsiasi conversazione ascoltata. Nel 2023, #Amazon ha accettato di pagare più di 30 milioni di dollari alla Federal Trade Commission degli Stati Uniti per risolvere il contenzioso che accusava la società di violare la privacy con le sue telecamere Ring Doorbell e l’assistente digitale #Alexa." https://lnkd.in/dgBvw6RR #classaction & #usaegetta #lobby #GigantiDaiPiediDargilla #abusi #SpiritoCritico e #Apartitico, #PensieroLibero, #OnestàIntellettuale e #Articolo21Costituzione CONTRO l'#OmologazioneCulturale e il #DivideEtImpera
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Può un solo errore di comunicazione minacciare anni di ottima reputazione? Scopriamolo insieme seguendo l’ultima vicenda che ha visto coinvolta la Big Tech Apple, colpevole di aver prodotto uno spot pubblicitario che ha rotto gli equilibri di potere tra brand e consumatori. Scorri il carosello per saperne di più! #deepartweb #digitalagency #rassegnati #apple #brandreputation
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🍎 Di errori di Apple, promesse di valore e come dar vita a prodotti ed esperienze memorabili. Questo e molto altro nel workshop che si terrà martedì 4 giugno al Milano LUISS Hub con Hoang Huynh. Biglietti e info: https://lnkd.in/ddfvhYyc #ValueProposition #Value #Valore #PropostaDiValore #BusinessModelCanvas #Validation #Product #ProductDevelopment #ProductDelivery #ProductOwner #ProjectManager #ProductManager #ProjectManagement
Apple si scusa. 🫤 Il motivo è uno spot pubblicitario per l’iPad Pro che ha “triggerato” molti utenti Apple. Cosa succedeva nello spot? Praticamente vedevi una pressa che scendendo schiacciava tutto ciò che serve agli umani per essere creativi: un pianoforte, del barattoli di vernice, progetti architettonici, una tromba, del materiale per fare una statua e molto altro. Quando tutto veniva schiacciato e distrutto, il risultato era l’ultimo iPad Pro. Apple è la migliore in tutto ciò che riguarda il marketing: promesse di valore, creazione di contesti d’uso, advertising. Qui hanno fatto alcuni errori, a me ne vengono in mente tre. 1) L’idea copiata era brutta. Nel 2008 LG aveva lanciato una pubblicità identica per il suo Renoir, uno smartphone. Copiare ci sta, ma se lo fai assicurati che ci sia una grande idea dietro. 2) I tempi cambiano, le persone pure. Un’idea del genere nel 2008 poteva sembrare simpatica. Ora no. Le persone nel 2024 sono veramente preoccupate che l’AI un giorno possa fregare loro il lavoro. Vedere che tutto ciò che c’è di migliore nelle persone può essere distrutto e compresso in un tablet non è un’idea in linea con la sensibilità moderna. 3) Non è in linea con i valori. Ricordate lo spot 1984 in cui una donna a colori distruggeva uno schermo di propaganda in un mondo di schiavi grigi? Apple dovrebbe essere quella cosa lì: ribellione, bellezza, colori, libertà. In questo spot cos’è? Potenza, forza bruta, tecnologia. Valori che ci possono anche stare, ma non per Apple, non in un momento storico come questo. Vi dico la verità, fosse stato solo per me probabilmente non avrei dato tutto questo peso a questa pubblicità che è bruttina, ma non tremenda. Però più ci penso, più trovo elementi che mi fanno capire la sensazione di alcune persone. Doppio danno, perché Samsung ha subito cavalcato l’onda girando un contro-spot sulle ceneri del primo, in cui si mostrano paladini della creatività anche quando altri brand vorrebbero distruggerla. Bisogna sempre stare super attenti a queste dinamiche. Nel workshop al Milano LUISS Hub con Avanscoperta parlerò anche di questo: come non deludere le promesse di valore e i tuoi valori. Per non fare gli errori di Apple, dacci un’occhiata https://lnkd.in/dipEWq3B 😋 HH.
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Amo Apple da sempre (e continuerò a farlo) eppure mi sono unito ai tantissimi che hanno criticato aspramente il nuovo spot "Crush". Nello spot che lancia il nuovo ipad pro si vede una pressa che sulle note di “All I Ever Need Is You” di Sonny & Cher piano piano si chiude schiacciando tutto quello che c'è dentro: un pianoforte, una batteria, una tromba, dei libri, una macchina fotografica, una scultura, un mappamondo, un metronomo, un cabinato arcade anni 80, dei barattoli di vernice sulle note di “All I Ever Need Is You” di Sonny & Cher. Dall'incredibile esplosione che ne deriva esce smagliante il nuovo Ipad Pro. Lo spot voleva essere una semplice metafora per suggerire agli spettatori quanto potenziale creativo è racchiuso nell'ultima generazione dell'iPad Pro eppure è stato interpratato come una "cupa rappresentazione della tecnologia che schiaccia la storia della creatività umana", qualcosa di cui tutta l’industria creativa si sta già notevolmente preoccupando vista la rapida ascesa delle nuove tecnologie (tra tutte l'intelligenza artificiale). Dopo migliaia di feedback negativi (tra cui anche un post dedicato da Hugh Grant per intenderci) Apple è stata costretta a rimuovere i commenti da Youtube (una mossa forse necessaria che comunque non ho apprezzato), impedire la sua programmazione in tv e chiedere scusa. "La creatività è nel nostro DNA in Apple, ed è incredibilmente importante per noi progettare prodotti che diano potere ai creativi di tutto il mondo. Il nostro obiettivo è celebrare sempre la miriade di modi in cui gli utenti si esprimono e danno vita alle loro idee attraverso iPad. Abbiamo mancato il bersaglio con questo video e ci dispiace". Dico sempre che rompere con il passato è molto rischioso, ricordiamocelo quando vendiamo l'innovazione come qualcosa che passa sopra a tutto perchè non può e non deve essere mai così. Immagino sia uno spot capace di dividere molto, voi che ne pensate? #vitadaimprenditori #branding #(no)timelessideas
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USA: Apple non è più amica di molti influencer e creator. Le commissioni in-app di Apple stanno colpendo sempre più piattaforme dedicate ai creatori di contenuti, soprattutto negli Stati Uniti. La commissione del 30% imposta da Apple su acquisti e donazioni effettuati tramite dispositivi iOS sta riducendo i guadagni dei creatori di contenuti, senza offrire un valore percepito equivalente in cambio, secondo gli addetti ai lavori del settore. La commissione caricata da Apple, che da anni colpisce piattaforme come YouTube, Facebook e Instagram, ora si è estesa anche a Patreon. Anche piattaforme più piccole utilizzate dai creatori, come Kajabi, Mighty Networks e Passes, subiscono l’imposizione di questa tassa sui pagamenti effettuati tramite dispositivi Apple, penalizzando non solo i creatori, ma anche i loro fan e sostenitori. L’azienda sta applicando questa strategia per aumentare i profitti della sua divisione Servizi, poiché il mercato degli smartphone sta maturando. Sebbene questa mossa possa sembrare finanziariamente sensata, rappresenta un cambiamento significativo per Apple, che tradizionalmente ha sostenuto artisti e creativi. Leggi di più qui: https://buff.ly/3XBL5yJ #apple #influencer #contentcreator #patreon #socialmedia #usa #millionaire #millionairemagazine #millionairerivista
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Apple si scusa. 🫤 Il motivo è uno spot pubblicitario per l’iPad Pro che ha “triggerato” molti utenti Apple. Cosa succedeva nello spot? Praticamente vedevi una pressa che scendendo schiacciava tutto ciò che serve agli umani per essere creativi: un pianoforte, del barattoli di vernice, progetti architettonici, una tromba, del materiale per fare una statua e molto altro. Quando tutto veniva schiacciato e distrutto, il risultato era l’ultimo iPad Pro. Apple è la migliore in tutto ciò che riguarda il marketing: promesse di valore, creazione di contesti d’uso, advertising. Qui hanno fatto alcuni errori, a me ne vengono in mente tre. 1) L’idea copiata era brutta. Nel 2008 LG aveva lanciato una pubblicità identica per il suo Renoir, uno smartphone. Copiare ci sta, ma se lo fai assicurati che ci sia una grande idea dietro. 2) I tempi cambiano, le persone pure. Un’idea del genere nel 2008 poteva sembrare simpatica. Ora no. Le persone nel 2024 sono veramente preoccupate che l’AI un giorno possa fregare loro il lavoro. Vedere che tutto ciò che c’è di migliore nelle persone può essere distrutto e compresso in un tablet non è un’idea in linea con la sensibilità moderna. 3) Non è in linea con i valori. Ricordate lo spot 1984 in cui una donna a colori distruggeva uno schermo di propaganda in un mondo di schiavi grigi? Apple dovrebbe essere quella cosa lì: ribellione, bellezza, colori, libertà. In questo spot cos’è? Potenza, forza bruta, tecnologia. Valori che ci possono anche stare, ma non per Apple, non in un momento storico come questo. Vi dico la verità, fosse stato solo per me probabilmente non avrei dato tutto questo peso a questa pubblicità che è bruttina, ma non tremenda. Però più ci penso, più trovo elementi che mi fanno capire la sensazione di alcune persone. Doppio danno, perché Samsung ha subito cavalcato l’onda girando un contro-spot sulle ceneri del primo, in cui si mostrano paladini della creatività anche quando altri brand vorrebbero distruggerla. Bisogna sempre stare super attenti a queste dinamiche. Nel workshop al Milano LUISS Hub con Avanscoperta parlerò anche di questo: come non deludere le promesse di valore e i tuoi valori. Per non fare gli errori di Apple, dacci un’occhiata https://lnkd.in/dipEWq3B 😋 HH.
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PERDONALI, STEVE, PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO. Ormai dovresti sapere già tutto dello spot «Crush» di iPad Pro, delle polemiche, dell’indignazione di Ciccio Hugh Grant e delle scuse del Vice Presidente Clamoroso delle Marketing Communications di Apple. Concordo con le varie opinioni e analisi lette in questi giorni, tra le quali ho trovato molto interessante la lettura da parte di Matteo Lusiani. Se ti capita di leggere i miei contenuti, saprai forse che sono un «brand lover» Apple, superfan esclusivo da ormai 25 anni. Ho percepito poca creatività, originalità e "Applitudine" in questa realizzazione, a partire dalla scelta un po’ regalata della colonna sonora. [È questo il motivo della video «repowerizzazione» by 𝐢𝐥𝐑𝐢𝐜𝐤𝐲 con la traccia musicale «iPad» di Parry Gripp al posto di «All I Ever Need Is You» eseguita da Sonny & Cher]. La mia mente è andata ad altre due famose pubblicità Apple. 1️⃣ Nella prima clamorosa campagna dell'iPod, la stessa caratteristica fisica dell’ultimo iPad Pro (le dimensioni compatte), veniva tradotta in un vantaggio concreto da un copy perfetto e potentissimo: «1,000 songs in your pocket»! Nello spot della pressa, invece, il messaggio è quello di una quantità enorme di roba compattata nell’iPad più potente e sottile di sempre. 2️⃣ L’altro ricordo è stato lo spot strappalacrime del Natale 2019, sempre di iPad: quello con le due bambine che montavano una presentazione regalo per il nonno sul tema musicale di «Up!» (scelta musicale di un certo livello). In quel caso, i vecchi prodotti tecnologici (videoregistratore e cassette VHS) scoperti dalle due sorelline, venivano "potenziati" dall'ecosistema Apple. Adesso invece vengono allegramente disintegrati per seguire (altra attitudine poco da Apple) l’ennesimo trend virale di TikTok 😬. L’aspetto che probabilmente ha infastidito una buona parte del pubblico è stato però il pessimo tempismo di questa uscita infelice di Apple, in un momento storico in cui il tema caldissimo del rapporto e dell’interazione tra AI generativa, tecnologia in generale e mondo dell'Arte è parecchio critico. 🎼 Consideriamo un settore artistico a caso: quello musicale. Nello scenario attuale in cui le major fanno causa a Suno, Udio e compagnia bella per l'addestramento degli strumenti con materiale protetto da copyright, gli artisti sono remunerati malissimo, e fiumi maleodoranti di musica finta e funzionale continuano a scorrere... vedere vinili, trombe, pianoforti, chitarre e metronomi polverizzati da una pressa, non mi sembra molto empatico verso il mondo della creatività artistica, da sempre amico e alleato del «digital lifestyle» disegnato da Steve Jobs. Quindi, per quello che può contare, anche per me male male, Apple: un lavoro "piatto", come l'iPad Pro (che, sia ben chiaro, rimane comunque uno dei prodotti più fighi della storia di Apple). Anche per te lo spot è «male male»? #apple #advertising #strategicdesign #branding #musica
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Al Voto, al Voto... e usate la App
Giornalista | Presidente Fondazione E-novation| Responsabile Esteri ASSO.IMPRE.DI.A. | Direttore Editoriale Well Tv Channel | Docente | Socio FERPI | PR - Relazioni Pubbliche - Comunicazione
Vi ricordo che con l'app "Premio Eccellenza Italiana", disponibile su ogni piattaforma per Google Play e Apple Store si vola... News e opportunità fioccano. Ma da stasera alle 23 fino a domani alle 18 SI VOTA per il nuovo Presidente di #italianexcellencedelegation
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John, ascolta… è come sintetizzerei questo post, ma non si capirebbe senza leggere tutto. Lo “spiazzante” spot Heartstrings di Natale di Apple si distingue tra tutti, soprattutto perché dichiara le intenzioni di Apple nell’andare oltre l’essere un brand tecnologico come l’abbiamo sempre pensato. Eh sì, sconfina in quello che normalmente pensiamo sia il campo di un qualcosa di più vicino all’assistenza medica, alla cura della persona, a quello che non è per tutti ma per chi è solo una parte della società. Insomma, se fino a ieri gli AirPods (ma anche tutte le cuffie fin dagli anni 80) erano per chi voleva ascoltare la musica ora, dopo essere passate ad essere strumento indispensabile per fare una riunione, sono diventate per Apple un dispositivo medico sanitario. Con tutto quello che ne comporta. Io onestamente amo la tecnologia e tutto quello che può fare per migliorare la nostra vita, ma sconfinare nel campo sanitario quando non lo si è mi lascia un po’ perplesso dal punto di vista morale. Basta pensare ai vari smartwatch con il loro calcolo delle pulsazioni che di certo non possono essere considerati un vero apparecchio medico per chi ha problemi di pressione ma anche a tutte le app dedicate allo sport o alla salute in generale. Detto questo, è uno spot toccante. Considerando quelli natalizi è tra i migliori degli ultimi anni, sicuramente alto in classifica tra quelli di questo Natale che deve ancora arrivare. A me come operazione fa venire in mente "misunderstood", sempre di Apple, lo spot in cui un ragazzo passava le feste di Natale chiuso nel suo iPhone. Per poi mostrarci che non era uno smartphone addicted, ma un ragazzo sensibile che stava lavorando a un video da condividere con la famiglia. Ed era il 2013. Sì, i due link li metto nei commenti. Perché se li mettessi qui LinkedIn non apprezzerebbe, anche se mancano pochi giorni a Natale. #servivauncopywriter? Sicuramente è stato utile.
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