Oggi, nella #GiornatadellaMemoria, vogliamo ricordare quanto sia importante mantenere viva la consapevolezza delle tragiche conseguenze dell’odio e dei pregiudizi. All’interno del Museo abbiamo sviluppato un percorso audio dedicato alla vicenda di Simonino da Trento, un episodio emblematico di antisemitismo avvenuto nel 1475. Questo percorso, articolato in tre tappe, ripercorre la tragica storia del piccolo Simone, della cui morte fu accusata ingiustamente la comunità ebraica locale. Per noi è fondamentale impegnarci affinché anche le pagine più oscure della storia siano raccontate con rigore e sensibilità. Crediamo che riflettere su questi eventi aiuti a comprendere i meccanismi di costruzione del “nemico” e il potere della propaganda, stimolando una consapevolezza critica che può contrastare ogni forma di odio e discriminazione. Vi invitiamo a scoprire questo percorso durante la vostra visita! #giornatadellamemoria #simonino #memoriastorica #museodiocesanotridentino #mdtn #trento #storia
Post di Museo Diocesano Tridentino
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Quanta ipocrisia e falsi moralismi. In un'epoca dove la morale si è fatta da parte, guarda i social...e poi andiamo a scandalizzarci per una Pseudo Opera D'arte posto in una delle principali Piazze di Napoli. Nella mitologia, il simbolismo del pene e della vagina è spesso associato a concetti di fertilità, creazione e dualità. Diverse culture antiche veneravano divinità che rappresentavano aspetti della sessualità e della riproduzione. Ad esempio, nella mitologia greca, Afrodite rappresenta l'amore e la bellezza, mentre divinità come Demetra simboleggiano la fertilità della terra. In alcune tradizioni, i falò e le statue falliche erano utilizzati per invocare la prosperità. Al contrario, nelle tradizioni matriarcali, la vagina è vista come un simbolo di potere e creatività. La Grande Madre è un archetipico che unisce fertilità e abbondanza. In generale, la rappresentazione di questi organi nella mitologia riflette la visione del mondo delle varie culture riguardo alla sessualità e alla vita.
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Continuano gli appuntamenti del Movimento per i Diritti e Doveri Culturali.
Lunedì 18 novembre alle ore 18:30, a Milano, al Circolo De Amicis in via De Amicis 17 si parlerà di come "Costruire la memoria collettiva: modelli, eroi. vittime" nel terzo incontro organizzato dal #Movimentoperilrispettodeidirittiedeidovericulturali in collaborazione con #Enciclopediadelledonne. L’idea di questa riflessione trova origine dai risultati di un progetto finanziato dalla Commissione europea dal titolo #CLEO – Cultural Memory in Europe che ha analizzato come, a partire dalla seconda guerra mondiale, l’attenzione si è spostata dalla celebrazione del sacrificio degli eroi alla commemorazione dei conflitti e delle vittime. In una società in trasformazione come la nostra dove i riferimenti i del passato non sembrano più avere un senso per le nuove generazioni, occorre promuovere la costruzione della memoria sia a livello nazionale che a livello europeo.
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Molti spunti di riflessione...
Attenzione, accoglienza e apertura: questi i temi che Papa Francesco ha portato nella sua visita a Venezia, in un discorso che sorprende per precisione e consapevolezza del mondo dell'arte https://lnkd.in/ds-42Cik
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Come si distrugge la reputazione di una santa o la santa reputazione. A volte i santi non sono propri santi; ma meccanismi terreni, simili a scatole di montaggio, presiedono le cause dei santi. Secondo Guerri, Maria era una povera bambina, forse timorata di Dio, vittima di violenza ed uccisa; anzi nemmeno violata, ma solamente uccisa. La figura della santa emerge come il prodotto di una costruzione ideologica e culturale che intreccia le esigenze della Chiesa, del fascismo e delle dinamiche sociali del dopoguerra. La Chiesa cattolica, in un periodo di forti tensioni con le ideologie anticlericali, marxiste e positiviste, trova nella figura di Maria Goretti uno strumento per riaffermare i valori tradizionali e l'autorità morale. Maria, vergine e martire, diventa il simbolo ideale per promuovere la castità e contrastare la "corruzione dei costumi" dilagante. Il regime fascista, impegnato nella bonifica delle Paludi Pontine e nella costruzione di una narrativa di rinascita nazionale, utilizza la figura di Maria Goretti per connettere valori religiosi e ideali nazionalisti. La giovane contadina, vittima e simbolo di purezza, si inserisce nel progetto propagandistico fascista, che esalta la ruralità e la fedeltà ai valori tradizionali. Con l’arrivo degli americani, la società italiana si trova a confrontarsi con modelli culturali nuovi, percepiti dalla Chiesa come una minaccia ai valori tradizionali. La santità di Maria è usata per arginare l'influenza culturale degli americani, che modificano profondamente il tessuto sociale e culturale italiano. Guerri evidenzia come il processo di santificazione sia stato influenzato da discrepanze tra la verità storica e le esigenze religiose. Le incongruenze tra il processo penale e quello canonico, la necessità di adattare la narrativa della giovane alla dottrina della Chiesa e l’omissione di dettagli scomodi rivelano una costruzione artificiale della santità. È interessante la reazione della Chiesa alla pubblicazione del 1984. Il Vaticano istituisce una commissione di studio contro “insinuazioni e affermazioni semplicistiche e tendenziose”. Il Prefetto Palazzini considera l’autore “strumento del demonio” e l’Osservatore Romano lo dichiara “fuori dalla comunità ecclesiale”. Reazioni che rispecchiano tempi ormai andati. Ora non credo che avremmo le stesse reazioni, la società è rivolta altrove. Le nuove cattedrali sono i centri commerciali e le chiese sono musei, l’attuale società non ha più bisogno di eroine alla Goretti. Magistrale la descrizione dell’agro pontino del primo ‘900. https://lnkd.in/dzCNdPB4
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La storia dei ponti dal tempo dei Romani ai giorni d'oggi, raccontata nelle figure sottostanti.
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🔴 Parona, gli alunni delle medie raccontano la vita di Isolina Canuti attraverso il teatro. La scuola media di Parona intitolata a Isolina Canuti celebra la sua tragica storia con uno spettacolo teatrale, coinvolgendo gli studenti in un progetto educativo sulla memoria storica. #onore #femminicidio #spettacolo #teatro #studenti #parona #pavia #lombardia #eventi #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
Parona, gli alunni delle medie raccontano la vita di Isolina Canuti attraverso il teatro
lamilano.it
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Dal giallo di #AgathaChristie, alle contese raccontate da #Shaffer, fino all'amore materno e al genere raccontati nel #romanzo di Silvia Ferreri, passando per la poetica di #LuigiPirandello e di Fernando Pessoa, la matematica, l'#Odissea, i giovani talenti, le #donne che hanno fanno la #storia. Leggi qui👇
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Non incateniamo la Parola di Dio, ma lasciamo che essa ci liberi da noi stessi. Riflessione sulle letture di mercoledì 10 aprile 2024 #riflessioni #ParoladiDio #libertà
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Il nostro Centro si è molto occupato in questi anni di testimoniare e ricordare l’orrore dell’olocausto e nel giorno della memoria vogliamo segnalare due contributi di Mariagrazia Capitanio, referente di “Ricorrenze di umanità°, che ci aiuteranno a commemorare al meglio questo giorno. Nel primo link trovate un articolo in cui scrive di ciò “che possiamo imparare dagli scrittori che furono adolescenti durante la Shoah e che sono sopravvissuti. Esistono degli elementi trasversali alla unicità di quei vissuti su cui riflettere in termini più specifici per comprendere l’impatto che la barbarie nazista ha avuto sui giovani a cui l’adolescenza è stata rubata”. Si chiede "quali sono le difese messe in atto durante le situazioni estreme di lunga durata e quale può essere l’elaborazione dell’Edipo nel cuore di una tragedia individuale e collettiva in cui, come nel loro caso, i genitori morirono/sparirono di colpo e/o furono assolutamente impossibilitati nel sostenere il necessario e formativo scontro tra generazioni. In che misura possiamo usufruire di quelle narrazioni al fine di comprendere meglio le giovanissime vittime delle attuali barbarie ed essere loro d’ aiuto oggi?” https://lnkd.in/dfuzj6bc Indichiamo anche un suo secondo contributo su questo tema, in cui si interroga sul significato del termine “barbarie”. “La barbarie è tutto ciò che fa toccare all’essere umano i limiti del sopportabile, del pensabile, dell’immaginabile. Nel caso di quei giovani lo ha fatto provocando sconvolgimenti e perdite dei principali punti di riferimento strutturanti quali il corpo, il tempo, lo spazio, l’appartenenza ad una famiglia e ad una genealogia, le differenze generazionali, la possibilità di pensare, fantasticare e ‘giocare’ sia relativamente alla sessualità che alla morte”. https://lnkd.in/daRrs_DP Stasera la Capitanio ci condurrà in un’altra serata del nostro consueto “Ricorrenze di umanità” per continuare a dialogare e a interrogarci su questo tema.
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