Nutrizione e salute parodontale Una dieta ricca di nutrienti antinfiammatori, come gli omega-3 e i polifenoli, può ridurre l'infiammazione parodontale e migliorare i parametri clinici nelle patologie gengivali. 👉Approfondisci: https://lnkd.in/d2zfQ2mU
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🦷 Nutrizione, carie e malattia parodontale: stiamo prestando abbastanza attenzione alla dieta dei nostri pazienti? 🦷 Le evidenze sono chiare: una dieta inadeguata non solo influisce sulla salute generale, ma impatta direttamente sulla salute orale. La revisione di Hujoel e Lingström (2017) evidenzia come i macronutrienti e i micronutrienti svolgano un ruolo cruciale nello sviluppo di carie e malattie parodontali. 🔍 Cosa rivela la ricerca? Le carie non possono svilupparsi senza la presenza di carboidrati fermentabili, in particolare gli zuccheri. Tuttavia, c'è una crescente evidenza che le carenze di vitamine come la vitamina D e la vitamina C possano aumentare la suscettibilità alle carie e al sanguinamento gengivale. Le malattie parodontali sono strettamente correlate alla malnutrizione. Un eccesso di carboidrati o di grassi polinsaturi, insieme a carenze di proteine e vitamine come la C e la B12, sono sensibili indicatori di una dieta non equilibrata. ⚠️ Perché è importante per gli odontoiatri? La bocca è una finestra sulla salute sistemica. Carie e malattie parodontali non riflettono solo una scarsa igiene orale, ma anche uno squilibrio nella dieta del paziente. Come odontoiatri, dobbiamo educare i nostri pazienti sull'importanza di una corretta alimentazione per prevenire non solo problemi dentali, ma anche malattie sistemiche future. 💡 Raccomandazione clinica: Includere domande sulle abitudini alimentari dei pazienti nelle visite odontoiatriche può aiutare a identificare rischi aggiuntivi e migliorare la prevenzione di carie e malattie parodontali. Collaborare con altri professionisti della salute è fondamentale per affrontare la salute orale in modo integrato. 💡La supplementazione di vitamina D, C, B12 e K può essere rilevante nella prevenzione e nel trattamento delle malattie dentali e parodontali, in particolare nei pazienti con carenze di questi nutrienti. È fondamentale che gli odontoiatri siano consapevoli della relazione tra dieta, integrazione vitaminica e salute orale. La salute dei nostri pazienti inizia da ciò che mangiano. Prendiamo la nutrizione tanto seriamente quanto l'igiene orale! #OdontoiatriaBasataSulleEvidenze #SaluteOrale #NutrizioneEOdontoiatria #PrevenzioneCarie #MalattiaParodontale #SaluteIntegrata
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COME GARANTIRE L'EQUILIBRIO DELL'ASSE ORALE-INTESTINO-CERVELLO CON LA DIETA Una recente revisione scientifica esplora l'intricata relazione tra #MicrobiotaOrale, #Intestino e #Cervello, sottolineando il ruolo chiave del microbiota orale nella #SaluteSistemica e nell'#Invecchiamento. Il microbiota orale, seconda comunità microbica più grande nel corpo umano, è essenziale quanto quello intestinale per la diversità microbica e gli effetti sulla salute. Esiste una trasmissione bidirezionale di microbi tra #CavitàOrale e #TrattoGastrointestinale, nonostante le barriere fisiche e chimiche, che influenza il #Benessere generale. Malattie orali, come la #Parodontite, sono correlate a problemi gastrointestinali, mettendo in luce l’importanza dell’asse orale-intestino nelle #MalattieSistemiche e dell’asse orale-intestino-cervello nei #DisturbiNeurologici e nella #SaluteMentale. Alcuni #Alimenti favoriscono la salute sia orale sia intestinale, mentre altri (ad esempio, i carboidrati fermentabili) possono avere effetti contrastanti: promuovere patogeni orali ma supportare la #SaluteIntestinale. Comprendere queste dinamiche è essenziale per sviluppare interventi dietetici personalizzati che mantengano l’equilibrio microbico e riducano i rischi legati all’invecchiamento. . #Microbiota #SaluteOrale #Paradontite #TrattoGastrointestinale #InvecchiamentoSano https://lnkd.in/dauTs5AT
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👩⚕️ PHARMA TIPS: PERCHÉ E COME CONSIGLIARE IL PROBIOTICO IN FARMACIA La disbiosi inizia silenziosa. Non la percepiamo subito. All’inizio magari c’è un po’ di gonfiore, qualche fatica digestiva, stipsi o diarrea. Poi la situazione degenera e le funzionalità dell’intestino sono compromesse: le persone percepiscono stanchezza e spossatezza, il colorito della pelle è spento, sentono dolori da tutte le parti. Il problema è comune. I farmaci come antibiotici e antistaminici - spesso abbinati nel cambio di stagione per combattere influenze, mal di gola e bronchiti - impattano sull’intestino. Generano una situazione di disbiosi: il microbiota intestinale si modifica. Il farmaco uccide alcuni batteri importantissimi per le funzionalità intestinali e i danni si accusano nel tempo. Consigliare una terapia probiotica in Farmacia è importante per sensibilizzare le persone sul benessere intestinale e prevenire i potenziali danni causati da antibiotici e farmaci. Allergie, gastriti, cistiti, candida: sono solo alcuni esempi delle problematiche che possiamo avere se non ci affidiamo a una terapia probiotica regolare, magari durante il cambio di stagione, per ripristinare l’eubiosi. Già, ma in che modo possiamo consigliare i probiotici in Farmacia? Ne parliamo nel carosello. #poolpharma #pharmatips #probiotici
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La creatinina è un indicatore cruciale per valutare la funzionalità renale: è infatti un prodotto di scarto del metabolismo muscolare e viene eliminato principalmente attraverso i reni. Quando i reni non funzionano correttamente, i livelli di creatinina nel sangue tendono ad aumentare poiché il suo smaltimento è compromesso. Nei pazienti affetti da leishmaniosi, un aumento dei livelli di creatinina può suggerire la presenza di insufficienza renale, con una stadiazione che varia da 0 a 4 Tuttavia, i dati del nostro centro studi indicano che la leishmaniosi è raramente la causa primaria di nefrite. Pertanto, è fondamentale esaminare più approfonditamente la causa sottostante dell'insufficienza renale In questi casi, l'integrazione e l'alimentazione giocano un ruolo essenziale nel supportare la salute renale. Per quanto riguarda l'integrazione, l'Immunopet è la scelta di elezione. Contenente betaglucani estratti da Cordyceps, reishi e shiitake, Immunopet è formulato per promuovere la rigenerazione renale e rafforzare il sistema immunitario. I betaglucani derivati dal Cordyceps sono particolarmente noti per il loro impatto positivo sulla salute renale. Per maggiori dettagli e per l'acquisto, puoi visitare il seguente link: https://lnkd.in/dTFUr4wy... Quanto all'alimentazione, consigliamo una dieta casalinga formulata specificamente per migliorare la funzionalità renale, con un aumento dell'apporto idrico Il centro studi offre anche consulenze nutrizionali per aiutarti a sviluppare un piano alimentare personalizzato. Centro studi sulla Leishmaniosi canina Numero italiano linea 1 +39 02 82941449 Numero italiano linea 2 + 39 02 3031 6819 Número español: +34 91 1986921 Email info@leishmaniosicanina.it
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Asse intestino - fegato e l' importanza di un' integrazione probiotica!
I probiotici, grazie alla loro capacità di modulare positivamente il microbioma intestinale, stanno emergendo come un'opzione promettente per il miglioramento della salute epatica e la prevenzione delle patologie croniche del fegato. #microbiota | #health | #digitalhealth | #salute | #medicina https://lnkd.in/dvbFHyR3
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COLLAGENE PER LA PELLE Negli ultimi anni si fa un gran parlare di supplementazione di collagene per prevenire l'invecchiamento cutaneo: funziona o non funziona? Sono stati condotti moltissimi studi in merito, e nel 2021 dei ricercatori si sono occupati di confrontarne i risultati in uno studio di review e meta-analisi. [PMID: 33742704] Il risultato? Sì, una supplementazione di peptidi del collagene può migliorare diversi aspetti legati all'invecchiamento cutaneo, in particolare: * Miglioramento di idratazione ed elasticità della pelle * Aumento della densità dermica * Diminuzione delle rughe del volto [I ricercatori sottolineano che gli studi presentano dei limiti per un confronto veramente esaustivo: ciascun gruppo di ricerca ha usato diverse formulazioni, origini, concentrazioni, forme di veicolazione (liquide o solide) dei peptidi del collagene.] In generale, si può dire che sia efficace una supplementazione di 2.5 g di peptidi al giorno, e che i risultati si vedono dopo almeno 90 giorni. Non sembrano esserci effetti incrementali se si usa un quantitativo superiore, ma potrebbero esserci risultati in più breve tempo (4 settimane). Il costo dell'uso del collagene è moderatamente economico: confrontando i prodotti migliori in commercio ho stimato circa 90-110 € di terapia trimestrale, poco più di un euro al giorno, l'equivalente di un caffè. Esistono però un paio di limiti da tener presente: 1) Il collagene è un derivato animale, dalle loro ossa, pelli e tessuti connettivali; non è prodotto che possa dirsi super etico... 2) I risultati raggiunti diminuiscono dopo 20-30 giorni, quindi bisognerebbe protrarre la supplementazione praticamente per sempre, o al limite con un paio di settimane di pausa ogni trimestre. Se sei un* dietista, nutrizionista o farmacista, non perdere il webinar della dr.ssa Federica Cavallini sulla Medicina Anti-ageing! Parleremo anche di: - Infiammazione e invecchiamento (inflammation + aging = inflammaging) - Protocolli di integrazione - Stress ossidativo e radicali liberi - Ormoni bioidentici L'appuntamento per la diretta è stasera (mercoledì 29 maggio) alle 19.00, ma è possibili acquistare anche solo la registrazione! https://lnkd.in/eJmdv2np Con l'acquisto di 5 o più webinar del ciclo "Questione di estrogeni" si applica uno sconto automatico sul carrello.
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Il punto vista di un paziente affetto da #artrite #reumatoide (#AR) spesso differisce profondamente da quello del clinico: per quest’ultimo contano elementi quali per esempio l’attività di malattia o il numero delle articolazioni ingrossate e dolenti mentre per il paziente hanno una fondamentale importanza quei parametri che possono influire profondamente sulla sua qualità della vita, rendendo necessario un approccio sempre più completo e personalizzato anche dal punto di vista nutrizionale. in collaborazione con Dr. Schär
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🔬 **Il ruolo della dieta a basso contenuto di FODMAP nel trattamento della sindrome dell'intestino irritabile (IBS)** La ricerca clinica, materia a me particolarmente cara, si applica anche in ambito nutrizionale. Due recenti revisioni hanno approfondito l’efficacia della dieta a basso contenuto di FODMAP (carboidrati fermentabili) nel trattamento della sindrome dell'intestino irritabile (IBS). Sebbene questa dieta mostri benefici nel miglioramento dei sintomi, restano ancora diverse incertezze, tra cui: - Le risposte individuali estremamente variabili - Gli effetti sul microbiota intestinale - I rischi di carenze nutrizionali - La possibile insorgenza di stitichezza - La mancanza di dati a lungo termine 📊 📚 I FODMAP sono poco assorbiti nell'intestino tenue, ma fermentano rapidamente nell'intestino crasso, generando gas e distensione intestinale. La restrizione dei FODMAP sembra alterare quindi la composizione del microbiota, riducendo la presenza di "Bifidobacteri" e "Actinobacteri", ma non influisce in modo significativo sugli acidi grassi a catena corta (SCFA) nelle feci. 🔬 Studi recenti hanno rivelato che i cambiamenti nei metaboliti urinari e fecali dei pazienti con IBS possano aiutare a predire la risposta alla dieta, ma non è stata trovata una correlazione diretta tra microbiota fecale e risposta alla dieta, come ipotizzato in studi precedenti. 💡 Inoltre, i pazienti con IBS sembrano avere una maggiore sensibilità agli oligosaccaridi come i fruttani, che inducono risposte variabili nella motilità intestinale. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno questi meccanismi e l’efficacia della dieta a lungo termine. (l'immagine molto esplicativa è di Metagenics Academy e presa da loro materiale informativo)
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Novità sull’importanza della barriera cutanea nel modulare e rallentare il processo infiammatorio locale e sistemico; il contributo dei trattamenti in-out con molecole antiossidanti, antinfiammatorie e immunomodulatrici. #antiaging #farmacia #farmacologia #mitochondria #antioxidants #salute #benessere #mitochondermocosmetics #prevenzione #nutraceutici #lowgradeinflammation
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NUOVO NOMENCLATORE PER LA DIETA CHETO GENICA A BASSISSIME CALORIE (VLCKD): TERAPIA CHETO GENICA A BASSISSIMA ENERGIA (VLEKT) Un importante avanzamento nella nutrizione clinica è stato raggiunto con l'introduzione del nuovo nomenclatore per la Dieta Chetogenica a Bassissime Calorie (VLCKD), ora denominata Terapia Chetogenica a Bassissima Energia (VLEKT). Questo cambiamento, evidenziato dagli studi di Luigi Barrea, Giovanna Muscogiuri, Massimiliano Caprio e altri, mirano a standardizzare la terminologia, facilitando l'interpretazione delle evidenze scientifiche e migliorando la gestione clinica dell'obesità e delle patologie metaboliche correlate. La VLEKT, con un apporto energetico inferiore a 800 kcal/giorno e un controllo rigoroso dei macronutrienti, rappresenta un approccio terapeutico avanzato per il trattamento dell'obesità. L'adozione di questa nuova terminologia permetterà una comunicazione più chiara ed efficace tra i professionisti della salute, promuovendo un'applicazione più sicura e uniformata della dieta chetogenica. L'importanza di questo aggiornamento risiede nel fornire linee guida più precise e uniformi, basate su evidenze scientifiche concrete, migliorando le pratiche cliniche quotidiane e offrendo un supporto ottimale ai pazienti. Questa evoluzione nella terminologia riflette l'esigenza di un approccio terapeutico più mirato e preciso, facilitando la collaborazione tra specialisti e ottimizzando i risultati clinici. L'adozione della VLEKT contribuirà a migliorare le pratiche cliniche quotidiane, offrendo ai pazienti un supporto ottimale basato su evidenze scientifiche concrete. La standardizzazione della terminologia non solo favorisce una comunicazione più efficace tra i professionisti della salute, ma migliora anche l'interpretazione delle evidenze scientifiche, garantendo un'applicazione più sicura e uniforme della dieta chetogenica. Questo aggiornamento rappresenta un significativo passo avanti nella gestione clinica dell'obesità e delle patologie metaboliche correlate.
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