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Chi siamo

Centro di Pensiero di riferimento della componente militare terrestre italiana che funga anche come mezzo di promozione degli obiettivi comunicativi istituzionali verso il variegato consesso dei decisori del livello strategico nazionale.

Sito Web
http://centrostudiesercito.it
Settore
Organizzazioni senza scopo di lucro
Dimensioni dell’azienda
51-200 dipendenti
Sede principale
Roma RM
Tipo
Non profit

Località

Dipendenti presso Centro Studi Esercito

Aggiornamenti

  • Le ultime informazioni emerse da una chat su Signal tra i vertici dell’amministrazione Trump sollevano interrogativi sulla vera natura della relazione transatlantica: è ancora solida o si sta trasformando in una competizione? Nel suo ultimo post, il prof. Alessandro Pozzi, membro del nostro Centro Studi, commenta le tensioni crescenti tra USA ed Europa. #Geopolitica #Europa #USA #Ucraina #Sicurezza #Transatlantico

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    Leading expert in Asset Management, Financial Economics and Geopolitics, I write my personal thoughts

    RIVELAZIONI PRICOLOSE *Europa e Stati Uniti: alleati o rivali? Le rivelazioni che fanno riflettere* Per molti osservatori europei, le ultime notizie emerse dalla chat su Signal tra i vertici dell'amministrazione Trump, durante gli attacchi in Yemen, non sono una sorpresa: confermano un sospetto diffuso. *In buona parte dell’amministrazione USA c’è una tendenza antieuropea* che vede il Vecchio Continente più come un peso che come un partner. Un'ottica miope, che riduce l’Europa a una caricatura di scrocconi e ignora l’interdipendenza economica da *9,5 trilioni di dollari* tra Stati Uniti e UE. Peggio ancora, considera le alleanze storiche come giochi a somma zero, o addirittura come accordi di protezione. Ma oggi la relazione transatlantica sembra sempre più *competitiva*, anche sulla questione Ucraina. *L’amministrazione Trump sta chiedendo il "diritto di prima offerta" sugli investimenti in tutti i progetti infrastrutturali e di risorse naturali dell’Ucraina*, secondo una bozza di accordo ottenuta da Bloomberg. Un chiaro segnale che, per Washington, Kiev è non solo un tema di sicurezza, ma anche un asset strategico su cui esercitare influenza economica. *E l’Europa?* Non può permettersi di stare a guardare. 🔹 *Strategia del porcospino* – La priorità è la sicurezza dell’Ucraina e, di riflesso, dell’Europa. La visione di Macron e Londra è chiara: Kiev deve mantenere un esercito forte, moderno e ben equipaggiato. Con *900.000 soldati, di cui 400.000 con esperienza diretta di combattimento*, l’Ucraina è oggi la più grande potenza militare del continente. L’obiettivo? Un modello difensivo ispirato a Israele, con forze tecnologicamente avanzate, altamente addestrate e pronte a dissuadere qualsiasi nuova aggressione. Ma per contare davvero sulla scena globale, *l’Europa deve fare di più*. 1️⃣ *Costruire ponti con chi, negli USA, crede ancora nel valore dell’alleanza* – Esistono forze a Washington che comprendono l’importanza della libertà di navigazione e del commercio transatlantico. È su queste basi che bisogna rafforzare la cooperazione. 2️⃣ *Dimostrare indipendenza strategica* – Senza capacità di difesa autonome e un peso economico forte nell’Ucraina postbellica, l’Europa rischia di restare spettatrice. Il momento di investire seriamente nella sicurezza e nell’economia è *ora*. 3️⃣ *Ribaltare la narrativa del “free-rider”* – Quando la Casa Bianca criticherà le scelte europee sugli investimenti in difesa (e lo farà), bisognerà ricordarle che *un’Europa forte è nell’interesse di tutti, compresi gli USA*. Le tensioni transatlantiche non sono una novità. Ma la domanda oggi è un’altra: l’Europa ha la volontà e la velocità per diventare un vero attore globale? Voi cosa ne pensate? Per approfondimenti sempre aggiornati sui temi in cui geopolitica, economia e tecnologia si intersecano, puoi visitare www.alessandropozzi.it

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  • Manca poco al convegno "Verso una Difesa Unica Europea"! In un contesto geopolitico in continua evoluzione, il tema della Difesa Unica Europea assume un ruolo sempre più centrale nel dibattito strategico. Il 2 aprile 2025, presso la Biblioteca Militare Centrale dello SME a Roma, esperti del mondo militare, accademico e industriale si confronteranno sulle sfide e le opportunità di una maggiore integrazione nel settore della Difesa. Un’occasione unica per approfondire il tema e partecipare attivamente al dibattito su una Difesa Europea più resiliente e interconnessa. 📩 Per informazioni e iscrizioni, scriveteci a: cerimoniale@centrostudiesercito.it Non mancate! Vi aspettiamo. #DifesaEuropea #Sicurezza #Geopolitica #Cooperazione #CentroStudiEsercito #MilitaryStudies

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  • Interessante analisi effettuata dal nostro socio e sostenitore Prof.Alessandro Pozzi sull’attuale contesto economico e finanziario che sta subendo trasformazioni profonde, sempre più condizionate da cambiamenti geopolitici dirompenti. L’analisi di Alessandro evidenzia trend fondamentali per gli investitori e i gestori di grandi patrimoni. Non perdetevi questo articolo! #Geopolitica #Investimenti #MercatiGlobali #Economia #Dollaro #DeDollarizzazione #AI #Tecnologia #USA #Cina #Europa

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    PERCHE' RIBILANCIARE L'AMERICA NEI PORTAFOGLI ? Un calo del -7% nell'indice azionario S&P500 e fino al -13% nel suo settore tecnologico, è quello registrato da inizio anno per tutti i risparmiatori che valutano il loro portafoglio in Euro. Guardando avanti, ciò che conta è unicamente valutare il posizionamento strategico più coerente nel lungo termine, in base ad uno SCENARIO ECONOMICO SEMPRE PIU' CONDIZIONATO DA CAMBIAMENTI GEOPOLITICI, #dirompenti per gli equilibri che hanno guidato i mercati negli ultimi decenni. Il peso degli #USA nel commercio globale è limitato, ma Wall Street è di gran lunga il più grande mercato #azionario e il #dollaro rimane fondamentale nelle riserve e nei pagamenti. Anche dopo il calo dell'ultimo mese, il valore reale del dollaro rimane a livelli massimi, raramente visti dalla fine dei tassi di cambio fissi nei primi anni '70. Nel frattempo, l'indice S&P 500 continua a scambiare il 25% al di sopra della sua linea di tendenza al rialzo degli ultimi 150 anni. Nonostante il forte rialzo delle azioni europee e cinesi di quest'anno, le azioni statunitensi sono valutate con un premio del 50% rispetto ai mercati internazionali, vicino ai più ampi risultati mai registrati. La quota dell'America nel principale benchmark del mercato globale rimane infatti ben al di sopra del 60 per cento, anche se la sua quota del PIL globale è intorno al 26%. Il punto chiave è che le recenti scelte geopolitiche e fiscali dell’amministrazione americana STANNO METTENDO IN DISCUSSIONE IL RUOLO DEL DOLARO come valuta di riserva mondiale. A peggiorare il quadro, la guerra tecnologica con la Cina che sta inondando i mercati globali con nuovi modelli di #AI basso costo, dopo il successo di DeepSeek AI, puntando a ripetere lo schema con cui le aziende cinesi hanno eliminato i rivali globali, in settori come i veicoli elettrici e i pannelli solari. Per #ConsulentiFinanziari e #PrivateBankers, comprendere queste dinamiche è cruciale per orientare le strategie di #investimento. La posta in gioco è sostanziale: ogni anno circa 300 miliardi di #risparmio europeo vengono investiti negli USA, contribuendo a sostenerne le valutazioni azionarie. Un maggiore focus sulle borse europee e su asset denominati in EUR potrebbe offrire vantaggi in termini di stabilità e rendimento. Il passo dalla Geopolitica ai mercati è sempre più breve, per questo penso concretamente utile approfondire le implicazioni di: 1️⃣ POLITICHE PROTEZIONISTICHE E DECLINO DEL COMMERCIO USA 2️⃣ USO AGGRESSIVO DELLE SANZIONI E PERDITA DI FIDUCIA 3️⃣ DEBITO PUBBLICO USA E RISCHI FISCALI 4️⃣ EROSIONE DELL’INDIPENDENZA DELLA FED 5️⃣ MINORI GARANZIE DI SICUREZZA PER GLI ALLEATI 💡 COSA POSSONO FARE L'EUROPA E L'ITALIA La de-dollarizzazione, un tempo ipotesi remota, sta diventando una tendenza concreta: monitorarla da vicino è fondamentale per chi gestisce grandi patrimoni. Buona lettura ! www.alessandropozzi.it

  • Con piacere condividiamo il post dell'On. Alberto Pagani, grande amico del CSE. In questa intervista affronta temi cruciali legati alla Difesa, tra cui il progetto Rearm Europe. Complimenti Alberto!

  • Xi Jinping resta saldamente al comando, l’economia cinese mostra profonde divisioni, mentre la politica estera è guidata da un pragmatismo strategico sempre più evidente. Ma quali sono le implicazioni concrete per i mercati globali? Nel nuovo articolo della Newsletter Geopolitica Difesa Sicurezza, il nostro socio Prof. Alessandro Pozzi, titolare del corso "Geopolitica per la Difesa e la Sicurezza" presso il Politecnico di Milano, analizza i cinque messaggi chiave che chi opera nei mercati globali dovrebbe conoscere per comprendere l’evoluzione del gigante asiatico. 📌 Per approfondire, puoi leggere l’articolo e iscriverti gratuitamente alla newsletter sul sito: www.alessandropozzi.it Un’analisi da non perdere per chi segue da vicino la #Cina, la geopolitica e i mercati finanziari. Complimenti ancora Alessandro!

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    Le plenarie annuali di Pechino appena concluse non cambiano la sostanza: Xi Jinping è più che mai al comando, l’economia è divisa tra vincitori e vinti, e il pragmatismo strategico domina la politica estera. Il passo dalla Geopolitica ai mercati è sempre breve, quindi in questo nuovo articolo della Newsletter Geopolitica Difesa Sicurezza, trovi un'analisi dei cinque messaggi chiave che penso concretamente utili per chi segua la #Cina nei mercati globali. Per ulteriori approfondimenti puoi gratuitamente iscriverti alla newsletter e visitare il mio sito www.alessandropozzi.it Buona lettura ! Prof. Alessandro Pozzi Politecnico di Milano Geopolitica Difesa Sicurezza POLIMI Graduate School of Management , AIPB - Associazione Italiana Private Banking , #geopolitica #energia #cina #tradewar #dazi #trump #china #finanza #mercati

  • In un periodo di profondi cambiamenti nello scenario geopolitico globale, il tema della Difesa Unica Europea è sempre più centrale nel dibattito strategico dell’Unione. In questo contesto, il Centro Studi Esercito è lieto di presentarvi il convegno "Verso una Difesa Unica Europea", che si terrà il 2 aprile 2025 presso la suggestiva Biblioteca Militare Centrale dello SME in Roma. L'evento riunirà esperti dal mondo militare, accademico e industriale per un confronto sulle sfide e opportunità di una Difesa Europea più integrata e resiliente che possa far fronte alle attuali sfide globali e interconnesse. Per maggiori informazioni o domande di iscrizioni non esitate a scriverci all'indirizzo mail: cerimoniale@centrostudiesercito.it Vi aspettiamo! #DifesaEuropea #Sicurezza #Geopolitica #Cooperazione #CentroStudiEsercito #MilitaryStudies

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  • L'Intelligenza Artificiale sta trasformando il modo in cui lavoriamo, apprendiamo e prendiamo decisioni. Domani sera 4 marzo, il nostro socio Alessandro Rugolo insieme ad altri suoi collaboratori esperti del dominio Cyber terranno un evento online per esplorare il ruolo dell’AI nella vita quotidiana e professionale. L’incontro sarà aperto e informale, pensato per chiunque voglia approfondire le opportunità e le sfide poste dall’intelligenza artificiale con uno sguardo concreto sugli impatti reali. Un ospite speciale li accompagnerà nella discussione: Chatty, un’intelligenza artificiale che offrirà una prospettiva originale su questi temi. L’evento è gratuito e aperto a tutti. Per partecipare, è possibile iscriversi al link che trovate nel post qui sotto. Vi aspettiamo numerosi! #IntelligenzaArtificiale #AI #formazione #CSE #Italia #Innovazione #CentroStudiEsercito #Esercito

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    AI-lex: l’AI ci aiuta davvero nel lavoro quotidiano o sta cambiando il modo in cui apprendiamo e pensiamo? Ogni strumento che usiamo ci plasma in qualche modo, trasformando non solo il nostro modo di lavorare, ma anche quello di prendere decisioni e di vedere il mondo. Ecco perché la #formazione #continua è essenziale, soprattutto di fronte a ogni nuova tecnologia. In una chiacchierata aperta e informale esploreremo insieme questi temi, tra opportunità, dubbi e nuove prospettive. Avremo anche un ospite speciale con cui discutere: Chatty, il mio amico AI, che sarà con noi per ragionare, confrontarci e – forse – sorprenderci. Se anche tu vuoi capire meglio il ruolo dell’AI nella nostra crescita professionale e personale, unisciti a noi! Francesco Rugolo Massimo Centanni roberto rugolo Paolo Ballanti Giovanni Di Venuta Giovanni Merlino Davide Ariu Paolo Antonio Simone Antonio VECCHIO Massimiliano Brolli Davide Racca Fabrizio C. Ciro Minutello Giuliano Denicolo Andrea Danesi Visconti Carlo Mauceli Genséric Cantournet Emanuele Buchicchio Genesio Di Sabatino Paola Girdinio Damiano Amaranto Alessandro Ardu David Rossi Giorgio Giacinto Marco Chessari Marco Massenzi Aldo Carabellese

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  • Ottima riflessione di Filippo Del Monte, che analizza come l'esperienza della guerra russo-ucraina stia influenzando le dottrine, le strategie operative e i modelli di equipaggiamento delle forze armate. Un confronto tra chi vede una svolta tecnologica nei conflitti e chi, invece, ritiene che i principi della guerra restino immutati, nonostante la modernizzazione di armi e dei relativi sistemi d'arma.

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    Assistente di direzione Aviorec Composites

    Le esperienze sul campo della guerra russo-ucraina stanno condizionando dottrine, piani operativi e progetti di intelaiatura organica e degli equipaggiamenti per le forze armate. Nel connesso dibattito sulle evoluzioni della Difesa, a confrontarsi sono i sostenitori della “svolta tecnologica” dei conflitti ed i “tradizionalisti”, convinti, al contrario, del fatto che, pur trovandosi di fronte ad una radicale modernizzazione di armi e sistemi, i principi delle guerre restino immutabili. Quando nel 2023 l’allora comandante in capo delle truppe ucraine, il Gen. Valerij Zalužnyj, scrisse in un ampio documento strategico che la contrapposizione delle forze in campo fosse entrata in una fase di stallo, molti esperti sentenziarono che esso fosse il frutto della “dronizzazione” di entrambi gli eserciti. Franz-Stefan Gady su “Foreign Policy” aveva spiegato che gli analisti appartenenti a questa scuola ritenevano che “l'avvento della sorveglianza pervasiva [dei droni], ha creato un campo di battaglia completamente trasparente”, tale che “le forze, una volta individuate, vengano immediatamente colpite da raffiche di colpi di artiglieria, missili e droni suicidi”. Chi sostiene questo ritiene che l’impiego massiccio dei droni (e dei primi rudimenti di sistemi d’intelligenza artificiale) abbia portato ad una “revolution in military affairs” e cambiato la natura stessa della guerra. Se si va, però, ad analizzare la situazione sul campo in Ucraina, ci si rende conto che il principale deficit con il quale i generali di Kyiv si stanno scontrando è la mancanza di truppe per alimentare le brigate di fanteria al fronte. Non a caso, proprio in questi giorni si sta discutendo di riformare l’impianto dell’Esercito Ucraino, passando dal modello-brigata al modello-corpo d’armata. I nodi sono venuti al pettine in questa fase, non a caso perché gli aiuti militari provenienti da Stati Uniti ed Europa sono “diluiti” ed i droni e i missili si sono rivelati per quello che in realtà sono: munizioni come le altre, non “game changer”. Ha scritto bene Gil Barndollar su “War on the Rocks”, sostenendo che il soldato in trincea non possa essere sostituito da un drone e che il deficit organico – che è il problema di una “Materialschlacht” dove l’uomo è esso stesso “materiale di consumo” - non possa essere ripianato con l’impiego massiccio di sistemi unmanned. Il compito di mantenere o conquistare terreno spetta ancora alla fanteria e alla cavalleria, che possono essere coadiuvate dai droni, dai missili, dall’IA, ma non sostituite. Tale per cui vi è il rischio che anche l’esperimento ucraino denominato “The Drone Line”, volto a costituire una ““unmanned kill zone” cuscinetto, possa fallire, perché è il presupposto ad essere fallace.  https://lnkd.in/dyadRVZM

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  • Centro Studi Esercito ha diffuso questo post

    È con piacere che condividiamo l’iniziativa del CESMA – Centro Studi Militari Aeronautici, che promuove un convegno dedicato all’uso responsabile dell'intelligenza artificiale e alle sue implicazioni in ambito militare. Un tema di grande attualità e rilevanza, affrontato con il contributo di ospiti di alto profilo, che offriranno spunti di riflessione fondamentali per il futuro delle tecnologie emergenti nel settore della Difesa. Come Centro Studi Esercito, sosteniamo con convinzione queste iniziative, consapevoli dell’importanza di un confronto aperto e informato su innovazione e sicurezza. #IntelligenzaArtificiale #AI #Difesa #Innovazione #CESMA #CentroStudiEsercito #CSE

    Visualizza il profilo di Roberto Chivilo'

    Vicedirettore presso Centro Studi Militari Aerospaziali

    Avvicinamento finale al Convegno sull'uso responsabile dell'IA nell'ambito militare, nel solco dell'impegno del CESMA di proporre temi di frontiera e sfidanti.

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